Tipico dell’alta Irpinia, questo pecorino si produce solo nei comuni di Rocca San Felice, Sant’Angelo dei Lombardi, Guardia dei Lombardi, Frigento e Villamaina. Il processo produttivo è a latte crudo appena munto che va fatto riposare per 24 ore e poi riscaldato a 37/38°C; viene aggiunto infine il caglio, di vitello o di capretto. Il coagulo che si forma, spezzettato alla grandezza di chicchi di riso, viene messo nelle fuscelle, pressato a mano e salato a secco il giorno seguente, dopo aver fatto sgrondare il siero in vasca di stufatura a temperatura controllata. Da qui hanno inizio le fasi di asciugatura e stagionatura. Ciò che rende il nostro pecorino unico al mondo, oltre al metodo di lavorazione a “metro 0", è la mefite, un’esalazione vulcanica ricca di zolfo, che arricchisce i terreni e i pascoli trasferendosi quindi nel latte.